Meditazione del giorno
Con Gesù



1 Maggio “Metti qui il tuo dito”
Il fatto che: “Dio ha mandato suo Figlio nel mondo non per condannare il mondo, ma perché il mondo fosse salvato da lui” (Gv 3,17), non riguarda solo l’avvenimento storico accaduto un paio di migliaia di anni fa. Le azioni di Dio non tramontano, sono ed esistono eternamente, senza sottostare come le nostre a limiti di tempo. Egli ama il mondo tanto tenacemente da continuare a donare a tutti il Figlio suo in un eterno presente.
Il sacrificio del Padre, che offre al Figlio Unigenito per la salvezza dell’uomo, e la totale adesione del Figlio alla sua volontà, accadono, sono accaduti e continuano ad accadere al di là del tempo. L’offerta di Dio è di ieri, di oggi e di tutta l’eternità.
L’Eucaristia, celebrata quotidianamente dalla Chiesa, esprime, trasmette e simboleggia l’amore, il dono e il sacrificio di Dio che mette suo Figlio a disposizione dell’uomo. Perché lo addolori quando dopo averlo ricevuto nell’Eucaristia continui a dubitare di essere amato da lui? Che altro potrebbe fare per provarti il suo amore?
Possiamo constatare come nell’apparizione a Tommaso, Gesù (Gv 20, 24-29) accondiscenda docilmente al desiderio dell’apostolo. Con quel “Metti qui il tuo dito”, lo invita a toccare lo squarcio del suo costato e gli permette di verificare che si tratta veramente di quello che gli fu inferto sulla croce.
Gesù si sottomette a Tommaso così come si dona a te nell’Eucaristia, tanto disarmato da farsi “mangiare e bere” da te tutte le volte che lo desideri. Puoi ancora dubitare del suo amore?
(Wilfrid Stinissen)


